Era una notte tranquilla a Cuor della Marca. Kyr, membro della Confraternita, stava facendo il consueto giro per la città, quando qualcosa catturò la sua attenzione. Al centro della piazza, proprio vicino al fabbro, c’erano non uno, ma due destrieri bianchi, identici e… immateriali. Le loro sagome brillavano come spettri, perfettamente immobili, sospese nel tempo, come se fossero state evocate da una dimensione parallela.

Nessuno sembrava notarli, né i mercanti né gli altri avventurieri intenti nelle loro attività. Kyr si avvicinò, incuriosito. “Un incantesimo fuori controllo? O forse un’illusione magica?” pensò tra sé e sé. Ma l’idea più bizzarra che gli venne in mente era che il fabbro locale, nel tentativo di potenziare le cavalcature, avesse sbagliato qualche formula, duplicando un destriero in modo incompleto e lasciando il povero Kyr con due mezzi cavalli eterei.

Che fossero fantasmi di antiche cavalcature o semplici glitch della realtà di Sanctuarium, Kyr decise di immortalare il momento. Chi avrebbe mai creduto a una storia del genere senza prove?